Scusa tipo ma non lo riconosco [Hook: Diego Perrone] Con Kaplan dal 2001, e con De Carlo prima. 135 × 125 × 33 cm / 53 1/4 × 49 1/3 × 13 in. Hanno modificato i loro strumenti e il loro modo di lavorare, e siamo arrivati al risultato  che mi interessava. La pizza farcita più famosa al mondo sbarca sui Navigli, ZERO is the mostly widely read magazine's about events and lifestyle, Edizioni Zero s.r.l. Ci sono volte nelle quali ci si trova a disagio in posti nei quali ci si sente irrimediabilmente fuori posto. C’erano tipo una ventina di metri di tubi giganti che avevamo fatto con Stefano che andavano in pendenza su dei cavalletti, da questi tubi usciva il suono di una valanga, realizzata con dei musicisti: strumenti e suoni elettronici, una vera e propria composizione musicale.. Al fondo c’era la scultura Pendio piovoso frusta la lingua. Il soggetto del disegno era un paraurti, che per noi è come un’unghia per la mano, è un oggetto di protezione. Sono buone le verdure. David Perron says he was inspired by Dakota Joshua tonight: "To see his energy, his little bit of nervousness — it kind of rubbed off on me. [Hook: Diego Perrone] Con Christian Frosi abbiamo fatto un sacco di cose insieme, per esempio nel 2009 partimmo in viaggio per l’Italia alla ricerca di spazi artistici no profit – il progetto si chiamava Eroina –, e in seguito fummo chiamati da Francesco Manacorda, nel 2011 direttore di Artissima, a curare insieme a Renato Leotta Artissima Lido, una sorta di festival degli spazi indipendenti come Brown Project Space o Codalunga. Courtesy Massimo De Carlo, Milan/London/Hong Kong. Tu sei uno degli storici della galleria. Tra l’altro l’aveva fatta Stefano. Li pensi per aiutare lo spettatore o per fuorviarlo? Il progetto di Diego Perrone, promosso dal Museo Nazionale Romano, è vincitore della terza edizione di Italian Council, il bando ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane – guidata da Federica Galloni – del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo. Alte, belle, basse, stronze La monografia, che accompagna l’esposizione bolognese co-prodotta con il CAPC, musée d’art contemporain de Bordeaux, comprende i testi di Luca Cerizza e Massimiliano Gioni e una conversazione fra Diego Perrone, Charlotte Laubard e Andrea Viliani. Magari sono delle parole chiave che ho in mente nel momento in cui sto lavorando e che poi possono aggiungere qualcosa. Oppure andare in quel locale dove mi prendo male Sono io che non sono al posto giusto "Boom shakalaka" Era nel tuo giardino?. Raccontaci dove vai a mangiare, e a bere? Secondo me ci sono due pubblici e contesti diversi, e due interpretazioni che possono avere le differenti culture su questo tipo di sculture. Dal 1995 sostiene i giovani artisti italiani e stranieri, con una particolare attenzione alla committenza e produzione di nuove opere, e promuove l’arte contemporanea con l’obiettivo di avvicinare ad essa un pubblico sempre più ampio. Erano undici fotografie. Espongo una serie di sculture che sto realizzando già da qualche anno, sperimentando con un’azienda che si chiama Vetroricerca. Un superstite. Lo conosci? C’è una qualità letteraria, penso a Il merda, Il servo astuto… Scusa tipo ma non lo riconosco Che cos’è che ti ha portato a Milano? Sono stato a Milano a studiare, ancora con Fabro. Diego Perrone, Senza Titolo, 2016 Biro su carta : Ballpoint pen on paper 141.2 × 101.2 cm Photo by Roberto Marossi - Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong Diego Perrone, Senza Titolo, 2016 Vetro : Glass 79 × 77 × 30 cm Photo by Roberto Marossi - Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong Si. Testi e cura del volume di Francesco Garutti Humboldt Books, Milano, 2017 Trust Doria Pamphilj 2006 . E tra gli spazi più istituzionali, quelli grandi, in generale quali frequenti Diego Rafael Perrone Vienes (Montevideo, 19 novembre 1977) è un ex calciatore uruguaiano. Esatto, abbiamo fatto anche dei riti. La fusione della campana, si in America ne avevo fatte più piccole, erano tutte in vetro resina. Il disco che preferisco Negli ultimi due anni non ho seguito molto. Sono io che non sono al posto giusto Una scultura di Diego Perrone al Museo Nazionale Romano Prosegue il "tour espositivo" del nuovo progetto di Diego Perrone, l'artista astigiano che si è aggiudicato la terza edizione di … >> La Madonna della Gatta di Barocci di nuovo esposta a Palazzo Pitti Diego Perrone, Senza Titolo, 2016 Biro su carta : Ballpoint pen on paper 141.2 × 101.2 cm Photo by Roberto Marossi - Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong Diego Perrone, Senza Titolo, 2016 Vetro : Glass 79 × 77 × 30 cm Photo by Roberto Marossi - Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong "Walk This Way", "Beat It" Perrone Diego नाम के लोगों की प्रोफ़ाइल देखें. ecco che allora mentre tutti si divertono non si vere l’ora di finire il drink e andarsene. Sign in to check out what your friends, family & interests have been capturing & sharing around the world. Sono grandi, alte 90 cm e pesano circa 150 kg. (Missing Lyrics), Dove finisce il colore delle fotografie lasciate al sole, Dopo leggo Dostoevskij nei cessi del posto. Gira bonza in borse [Verse 3: Caparezza] Scusa, tipo, ma non lo riconosco. "Let me take you to Funkytown" "You Spin Me Round" Il disco io lo conosco Esatto. Come vedi questo proliferare di spazi indipendenti e giovani? Riverso sul bancone Diego Perrone (Asti, 1970) vive e … DIEGO PERRONE Sussi e Biribissi Sculture e disegni Spazio Murat, Piazza del Ferrarese, Bari 14 luglio – 10 settembre 2017 Conferenza stampa: 13 luglio 2017 ore 11, Spazio Murat Inaugurazione: 13 luglio 2017 ore 18 Il Polo per l’arte e la cultura contemporanea di Bari, fortemente voluto dal Comune e … Adesso abito in Città Studi, ma il sabato vado ancora la. Available for sale from Casey Kaplan, Diego Perrone, I Pensatori di Buchi (2002), Lambda print, 49 1/2 × 59 in Sarebbe bello se poi ti facessero fare la mostra anche a Hong Kong. Il 17 gennaio inaugura da De Carlo a via Ventura, pochi giorni dopo l'apertura a New York da Casey Kaplan. Quindi abiti verso il Bar Basso? Diego Perrone: workshop con residenza e mostra 2007 Il workshop di estate 2007 ha visto in qualità di master Diego Perrone (Asti 1970), artista sicuramente tra i più interessanti della sua generazione, la prima, dopo i fasti dell’Arte Povera e della Transavanguardia, ad avere avuto una coerente e approfondita circuitazione a livello internazionale. Artissima Lido si sviluppava nelle vie del Quadrilatero, nei negozi di Porta Palazzo. WhatsApp. Di "Personal Jesus" Quasi sempre poi. Diciamo che allora non lo sapevo. Diego Perrone * 1970 in Asti, IT 4th Berlin Biennale, 25.3.–5.6.2006; Diego Perrone, The first dad turns around with his own shadow The mother bends her body in search of a shape The second dad pounds his fists on the floor , 2006; installation view; photo: Uwe Walter L’avrei voluto chiamare Il merda il merda, sai tipo i Duran Duran Duran no? La monografia, che accompagna l’esposizione bolognese co-prodotta con il CAPC, musée d’art contemporain de Bordeaux, comprende i testi di Luca Cerizza e Massimiliano Gioni e una conversazione fra Diego Perrone, Charlotte Laubard e Andrea Viliani. Durante la lavorazione del vetro, sai già quale sarà il risultato formale? È un dispositivo, per dirla con Agamben Interessante era il paradosso della fisicità della terra e il vero soggetto, che era il vuoto interno di questi due buchi. 129. D’inverno si doveva accendere del fuoco, c’era un freddo rigido. Quindi durante il lavoro di scavo c’era una dimensione solitaria, e poi arrivavano gli amici. Self Portrait da Casey Kaplan e Herbivorous Carnivorous da De Carlo. E come ha funzionato la collaborazione così stretta con Andrea Sala? Ho pensato che questi buchi pian piano dovessero avere una forma. Twitter. Risultano 30+ professionisti il cui nome è “Diego Perrone” che utilizzano LinkedIn per scambiare informazioni, idee e … 20144 Milano Questa sarà la prima volta che posso vederne più di due esemplari assieme in uno spazio. Perché te ne sei andato via da Berlino? Written by Lucia Tozzi il 14 January 2017 Il disco che preferisco Bologna Mi sembra che l’Hangar Bicocca abbia fatto un ottimo lavoro; anche solo l’idea di tenere aperto fino a mezzanotte ha dato un plus valore. È una cosa che infatti ricorda i primi esperimenti della fotografia. Quando siamo riusciti a ottenere qualcosa di sperimentale, che fosse altro rispetto ai nostri singoli lavori, e che potesse essere mostrato, l’abbiamo proposto a Nicola Ricciardi, il quale si è rivolto a Davide Giannella e Delfino Sisto Legnani per capire se si poteva realizzare una mostra lì. Courtesy Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong. Dove abiti e dove hai abitato a Milano? Scusa, tipo, ma non lo riconosco C’è chi cammina e c’è chi scava. Linkedin. DIEGO PERRONE: A me piace molto collaborare con altri artisti, soprattutto quando c’è una certa energia con cui poi si riesce a sviluppare una grande mole di lavoro. È un po’ barare. Courtesy: Galleria Massimo De Carlo. Non sono scavati a caso, ma alcuni sono diagonali e così via… dovevano convivere tra di loro. Ballando per le strade: le coreografie di cittadinanza che reinventano il paesaggio collettivo, Musica e clubbing come mezzo di rivendicazione identitaria. Un mondo quasi dogmatico, fermo. Per questo hai fatto poi la mostra a Museion? Quando ci ho abitato per un’anno la FIAT era giá in crisi e la cittá era praticamente ferma. Welcome back to Instagram. Il vetro è un materiale totalmente anti-scultoreo: non vedi la massa, non hai chiaro/scuro, non hai quella fisicità plastica della scultura. Per questo parlavi di arte pubblica. È un po’ che non ci vado a Torino, non ha funzionato quel rilancio culturale. Spesso viene bene, a volte viene male. Alcuni negozi diventavano un luoghi espositivi, i singoli spazi invitati avevano organizzato una mostra ciascuno. Diego Perrone (Torino, 26 giugno 1975) è un cantante e musicista italiano. Diego Perrone, Il primo papà gira in tondo con la sua ombra, La mamma piega il suo corpo cercando una forma Il secondo papà batte i pugni … Testi e cura del volume di Francesco Garutti Humboldt Books, Milano, 2017 Trust Doria Pamphilj Si, è un quartiere rilassante. Diego Perrone (Torino, 26 giugno 1975) è un cantante e musicista italiano. Non era un processo predefinito. Scusa tipo ma non lo riconosco Meno materia e più colore. Sono io che non sono al posto giusto Per esempio, quando ho fatto il remake di una scultura di Adolfo Wildt sono andato a prendere le misure, a fare le foto e lì mi sono reso conto che, oltre ad essere un profondo e sapiente conoscitore del marmo, era anche un illusionista. Come in tutti i tuoi lavori, c’è una forte ricerca della materia, che in questo caso non è resina, pelo, vetro, ma è terra. Noi ci fotografavamo nudi: avevamo preso delle cisterne di quelle di plastica per il vino, ci immergevamo in questa acqua calda e si facevano le foto nudi fumanti sulla terra. Sono io che non sono al posto giusto Create an account or log in to Instagram - A simple, fun & creative way to capture, edit & share photos, videos & messages with friends & family. Ho fari negli occhi C’è bisogno degli spazi off, solo che molti ancora non hanno un’identità. A volte mentre lo sto facendo. Dopo leggo Dostoevskij nei cessi del posto Da. Nudi! Allora c’era ancora il negativo, avevo bisogno di tecnologia e di qualità perché le stampe dovevano essere grosse. Il disco che preferisco Il disco io lo conosco E l’abbiamo così ricopiato con questa tecnica fatta in cantina. Quanto sono grandi queste sculture? Sono alcune parole chiave messe assieme. Diciamo che i titoli non spiegano l’opera, ma aggiungono un colore. In quel caso il soggetto erano degli anziani, c’era qualcosa dietro le loro figure che era ancora più fermo rispetto a loro. Pure su "Could you be loved" Anche le tue “orecchie”, ad esempio, ricordano dei fossili, c’è anche li un legame con la terra. Affascinato dall’imprevedibilità dei processi, dalla sperimentazione accanita, e dalla cooperazione con altri artisti, Diego ha prodotto negli ultimi mesi progetti e mostre diversissime: quella con Andrea Sala ha inaugurato lo spazio MEGA a Milano, mentre con Giuseppe Gabellone ha lanciato ad Artissima il primo numero di una rivista monumentale, Grasso. I was excited to get playing tonight." Lavorare con l’azienda è stata una bella esperienza, perché si sono prestati con entusiasmo a sperimentare. L'ottocentesco palazzo in stile neorinascimentale accoglie una delle più importanti collezioni di arte classica al mondo. Il vetro manca di elasticità, per questo è difficile lavorarlo. È nato un po’ a caso, in una maniera zen. Non ci sono stati gli anni Ottanta che ci sono stati qui. Cospargermi di miele e arrovellare al sole Si, qui i soggetti sono trattori e pesci. Poi sono andato a Berlino per otto o nove anni e ora sono tornato, già da sei anni. La sua opera è fatta anche di espedienti scultorei, alcune linee dritte per esempio sembravano curve. Sono molto pittoriche, quasi fragili. Come Barney al bar di Boe "Smack My Beach Up" Anche loro non pensavano che fosse possibile, e ora che siamo riusciti a trovare un metodo e per entrambi, si aprono nuove possibilità, come per esempio collaborare alla realizzazione di opere pubbliche. Il disco io lo conosco Quando sono andato a Berlino c’erano più o meno trenta gallerie, ora ce ne sono seicento. a.C. - V sec. Cercando di rappresentare insieme i varie fasi di lavorazione della fusione di una campana, riuscivo a ottenere una forma scultorea che era sia plastica che aggressiva, violenta. Da quanto tempo lavori per Casey Kaplan e Massimo De Carlo? [Verse 2: Diego Perrone] Quando sono andato via era il momento in cui stavano arrivando gli americani. In questo caso saranno mostrati assieme a un altro tipo di paesaggio, quello rurale del trattore. Meglio un personal chilum Nascono prima, o dopo che hai terminato il lavoro? Visualizza su LinkedIn i profili dei professionisti con il seguente nome: “Diego Perrone”. Zurich. Ora ci torno spesso il sabato quando c’è il mercatino, sotto al bosco verticale. Su questo rapporto tra pieno e vuoto mi viene in mente un lavoro che era rimasto impresso a tanti, quello della campana. Firenze Poi me la sono presa con uno che non voleva capire Diego Perrone, Senza Titolo, pasta di vetro, 2017 Courtesy l’artista e Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong Artist Book Diego Perrone. A un certo punto magari notavo che sarebbe stato bello fare delle foto dall’alto, e costruivo un trabattello apposta. View the profiles of people named Diego Perrone. "Discow Moskow" Da queste immagini si intravedono degli elementi nuovi rispetto a quelle che hai esposto a Londra nel 2014? Nei quattro piani del museo, sculture, affreschi, mosaici, monete e opere di oreficeria documentano l´evoluzione della cultura artistica romana dall’età tardo-repubblicana all’età tardo-antica (II sec. Mi scogliono come Farinelli All’inizio stavo in Piazzale Istria, poi ho abitato a Villa San Giovanni, e poi, per un periodo, all’Isola. Inaugurazione: mercoledì 18 marzo / ore 18 18 marzo / 16 aprile 2011. Infatti faccio parte di quel genere di artisti per cui fare arte è un po’ barare. Il disco io lo conosco In qualche modo l’imprevedibilità dei processi è una costante nel tuo lavoro, una passione che ti spinge a provare tecniche inesplorate, o di cui sei inesperto Diego Perrone, La mamma di Boccioni in ambulanza, 2007. È stato il frontman del gruppo I Medusa e dal 2003 ha instaurato una collaborazione con Caparezza, che È il frontman del gruppo I Medusa e dal 2003 ha instaurato una collaborazione con Caparezza, ai tour del quale partecipa come seconda voce. Hai dei neri molto forti che si bruciano, i contorni sono come fuori fuoco. Available for sale from Massimo De Carlo, Diego Perrone, Senza titolo (2016), Glass, 62 × 78 × 28 cm Milano Un’operazione a mano libera copiando le fotografie fatte da Delfino. Adesso, nelle ultime opere, c’è più maturità. Diego Perrone invita i bambini a giocare con le forme e i colori del murale All Bands di Sol LeWitt in un laboratorio inedito, ideato appositamente per lo Spazio Murat di Bari. Per Il servo astuto mi interessava il ruolo da commedia dell’arte. La mia amica tesserata Sono io che non sono al posto giusto "Smells Like Teen Spirit" David Perron (St. Louis Blues) with a Goal vs. San Jose Sharks, 03/08/2021 Scritto e diretto da Ottopiuotto Creative Studio, il videoclip del nuovo singolo di Diego Perrone feat Caparezza “Santo Stefano” è stato girato interamente in Puglia. E invece queste mostre che inauguri adesso? Mi affatica andare ai mercatini. Si, ma soprattutto lungo, per questo negli ultimi anni ho prodotto meno, ero totalmente concentrato su questo. Guardandola adesso ciò che avevo rappresentato, alla fine, era solo la sua pelle. È il frontman del gruppo I Medusa e dal 2003 ha instaurato una collaborazione con Caparezza, ai tour del quale partecipa come seconda voce. Ho pensato alla terra che si doveva esportare e poteva essere anche lei parte di questa zona trivellata che è diventata una scultura. Il processo era quello della fotografia classica, ma il risultato era più un disegno, una texture, quasi un acquerello. Anche li avevo trovato un trucco: era un equilibrio interessante tra un processo di lavorazione vero – quello della fattura della campana – e l’espediente scultoreo. E questo processo è stato filtrato dalla fotografia, che è un mezzo abbastanza astratto. Si dice sempre di te che il tuo immaginario è legato alla periferia, ma non nel senso urbano del termine. Oddio, ultimamente ho fatto il monaco, non esco mai. (Missing Lyrics), Summer on a solitary beach Era una mostra dove c’era il suono di una valanga. Cosa mi conviene per non stare bene © 2007 - 2021 Edizioni Zero srl società unipersonale - P.IVA 12740530154. Il progetto di Diego Perrone, promosso dal Museo Nazionale Romano, è vincitore della terza edizione di Italian Council, il bando ideato dalla Direzione Generale Arte e ArchitetturaRead More Si, che veniva poco per volta. Diego Perrone invita i bambini a giocare con le forme e i colori del murale All Bands di Sol LeWitt in un laboratorio inedito, ideato appositamente per lo Spazio Murat di Bari. Diego Perrone – Mostra di fine workshop, Foundation Spinola Banna per l’Arte, Poirino. Che facevo la coda al bagno perché dovevo solo pisciare Sono io che non sono al posto giusto L’unghia della macchina poteva essere un paraurti. (Installation views) "Harder better faster stronger" Me ne voglio andare, finisco il bicchiere Available for sale from Madragoa, Diego Perrone, Untitled (2018), Ballpoint pen on paper, 60 × 73 cm [Hook: Diego Perrone] Poi sono stato in via Borsieri. By submitting this form, you agree to accept our Privacy Policy. Il disco io lo conosco Italy, EU, Città Si, i Pensatori di buchi rappresentano il periodo in cui incominciai a lavorare con Casey Kaplan. Diego Perrone, Senza Titolo, pasta di vetro, 2017 Courtesy l’artista e Massimo De Carlo, Milano/Londra/Hong Kong Artist Book Diego Perrone. Facebook. Alessandro Onori, uno dei felici sudditi di La Boum, figlia e matrigna di una moltitudine, ci racconta delle notti drag alla balera dell'Arizona 2000, Dal 13 marzo apre un nuovo spazio in Via Laparelli di 400m² che sarà teatro, libreria, biblioteca e laboratorio, Accadrà nell'ambito del progetto Casaballa, curato da Bartolomeo Pietromarchi e Domitilla Dardi e con il contributo del MAXXI. Napoli Carriera. [Verse 1: Diego Perrone] Torino Una domanda fondamentale per noi: come nascono i tuoi titoli? Per queste due mostre ne abbiamo fatte tredici: ed è necessario pianificare nel corso del tempo moltissime cose, considerando gli imprevisti. Ha freddo ma suda Redazione - 23 luglio 2017. I pesci sono ricorrenti, penso ai grandi disegni con la biro rossa. Se l’avessi fatto fare da uno scavatore non avrei risolto il mio problema. Posso decidere le aree dove vanno i differenti vetri colorati, ma non come si mescolano. 240 Followers, 232 Following, 49 Posts - See Instagram photos and videos from Diego Perrone (@coloperrone) Non è proprio un piacere, la musica è famigliare Scusa tipo ma non lo riconosco Diego Perrone apre l’anno di De Carlo con una mostra intitolata Herbivorous Carnivorous, in contemporanea alla mostra Selfportrait nell’altra sua galleria, la newyorkese Casey Kaplan. Vivevo in via Cola Montano in casa di Simone Berti, quando lui non c’era. BASE / Progetti per l’arte presenta il progetto di Diego Perrone e Christian Frosi dal titolo “Numero di Carbone”. Anche a Milano, ultimamente, mi pare non ci sia stato un grande ricambio generazionale. Torino, per esempio, è una città molto piccola. La persona con cui stavo lavorando conosceva il software in maniera naif, e quindi era un po come usare il martello e lo scalpello per lavorare dei file 3d, il risultato era un’opera quasi pittorica. E secondo me a Milano è l’unico posto in Italia dove si può stare, o in alternativa la campagna. Alto Adige è il quotidiano online di Bolzano continuamente aggiornato, con foto e video, su cronaca, politica, sport, cultura, spettacoli ed economia Tra quando sei partito e ora che sei tornato hai trovato differenze a Milano? Ma perché mi ero rotto le palle. E poi anche grandi feste. 2005 . Chi conoscevi dei tre fondatori, Davide, Giovanna o Delfino? Di tipe fatte, sbronze Come suggestionati invece era più poetico, ai tempi ero più leggero. Si, la mostra a Museion è stata un passaggio fondamentale, è stato qui che abbiamo capito che queste sculture sovradimensionate si potevano fare. E poi altri più onirici, astratti come Una mucca senza faccia rotola nel cuore, o poetici Come suggestionati da quello che dietro rimane fermo È interessante la processualità che c’è dietro anche questo progetto, come per le sculture in vetro. Carriera. Questa canzone è impreziosita dall’intervento di Michele Salvemini (aka Caparezza). Sono io che non sono al posto giusto Remain in Light (with Ergül Cengiz and Isa Schmidlehner), Galerie Andreas Huber, Vienna. Mi piaceva l’idea di creare un dualismo, mentre in America volevo essere più secco, minimale. È positivo come esperimento, ma non è un buonissimo segnale, significa anche che c’è una grande crisi delle gallerie. È stato un privilegio> per me poterne produrre così tante, un impegno per l’azienda, e un impegno economico dalle gallerie. Sono io che non sono al posto giusto Condivido lo studio con Mario Airò e Stefano Dugnani. I soggetti in primo piano con alle spalle questo paesaggio immobile, ma poi immobile era anche l’uomo. Si. È interessante, mi state facendo realizzare che io penso spesso al paesaggio. Il disco che preferisco
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